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Banche. Qui i numeri parlano chiaro OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

OF Osservatorio Finanziario ha studiato e sviluppato l’indice Italian Banks Ranking con l’obiettivo di fornire una valutazione completa e nello stesso sintetica di un gruppo bancario. Così, per eleggere la OF Miglior Banca sono stati analizzati oltre 500 punti di osservazione. Ecco tutte le posizioni della classifica 2020 e le relative motivazioni

Banche. Qui i numeri parlano chiaro

OF Miglior Banca è l’annuale classifica di OF Osservatorio Finanziario che premia il migliore istituto italiano dell’anno, sulla base dei risultati ottenuti in tutte le sezioni che concorrono alla creazione dell’Italian Banks Ranking.

Cos’è questo indice? E come viene eletta la migliore banca? OF Osservatorio Finanziario ha studiato e sviluppato Italian Banks Ranking (IBR) con l’obiettivo di fornire una valutazione completa e nello stesso sintetica di un gruppo bancario.
IBR, che è costruito da OF Osservatorio Finanziario su algoritmo e modello originali, sulla base delle analisi continuative di due database (DB Prodotti Bancari per i prodotti e servizi e OF PowerView Analytics™ per i bilanci), nasce dall’aggregazione di sette ambiti ognuno con un peso diverso. Ciascun ambito è un sotto-indice della classifica finale.

I sette sotto-indici analizzati dal team di OF e che concorrono alla elaborazione della classifica finale sono:

  • 1. Qualità dei prodotti: contiene le valutazioni legate ai prodotti retail della banca;
  • 2. Distribuzione: intesa come canali distributivi dalle filiali al banking digitale;
  • 3. Solvibilità: raggruppa sia i coefficienti patrimoniali richiesti dagli organi di vigilanza, sia la valutazione sulla qualità del credito;
  • 4. Solidità del business: analizza i dati di bilancio sui ricavi e sui costi;
  • 5. Corporate governance: valutazione esterna delle caratteristiche ESG dell’istituto;
  • 6. Mercato: valuta l’andamento del titolo in borsa durante l’anno;
  • 7. Stime IBR: contiene un’analisi basata sulle stime effettuate con l’utilizzo di modelli proprietari a partire dai dati di bilancio.
Per eleggere la migliore banca dell’anno, OF ha analizzato oltre 500 punti di osservazione proprietari. Solo per quanto riguarda la Corporate Governance, sono stati utilizzati i criteri di Standard Ethics sulla base delle caratteristiche ESG (Environmental, Social e Governance) di ciascun istituto.

Nota: nell'analisi di Italian Banks Ranking mancano Banca Popolare di Bari di cui non si è analizzato il bilancio e BancoPosta di Poste Italiane che dal 2019 non pubblica più dati di bilancio separati per questo segmento bancario. La posizione in classifica di Banca Generali è, invece, determinata dal fatto che si tratta di un istituto più concentrato nel private che nel retail.
I dati sono relativi all'esercizio 2019.

Ecco tutte le posizioni della classifica 2020 e le relative motivazioni.

1. Intesa Sanpaolo: Vince il premio OF Miglior Banca 2020, per il quarto anno consecutivo, Intesa Sanpaolo che, come già evidenziato negli anni precedenti, ha come principale punto di forza i prodotti e servizi, sia quelli tradizionali (analizzati nel sotto indice "Qualità dei prodotti") sia quelli online (sotto indice "Innovazione"). Come ci si aspetta da una banca di queste dimensioni, la gamma di prodotti disponibili è assolutamente completa. Tra questi, Intesa Sanpaolo eccelle soprattutto nei mutui (sia a tasso fisso che variabile) dove si aggiudica il premio OF Miglior Mutuo con Mutuo Domus in entrambe le versioni. Sul fronte innovazione, Intesa Sanpaolo si mantiene saldamente al comando grazie alla qualità dei servizi che offre conseguendo la prima posizione sul podio sia di OF Miglior Home Banking sia di OF Miglior Mobile Banking per l'App. Anche nell'attività transazionale si conferma leader con la seconda posizione nella classifica OF Miglior Conto Corrente completo (XME Conto) e con la terza in quella di OF Miglior Carta Conto (Superflash). Nel Bilancio si colloca tra le prime 10 in settima posizione: sul lato "Solidità", la banca risulta essere tra le migliori per l'ammontare di crediti erogati, dimostrando la sua propensione al retail e per l'ottimizzazione nella gestione dei costi relativi al personale.

2. Crédit Agricole: Entra in classifica al secondo posto il gruppo Crédit Agricole che, dopo anni di costante innovazione e miglioramento, è ben equilibrato in tutti i sotto-indici ed eccelle nel sotto-indice “Solidità” relativamente al Bilancio dove si è classificata al secondo posto per il secondo anno consecutivo. In quest'ultimo sotto-indice il gruppo sa mettersi in luce in particolare per gli ottimi risultati sul fronte dei ricavi sia da commissioni che da interessi. Bene anche sull’aspetto della raccolta indiretta e sull’ammontare di crediti erogati rispetto alla raccolta realizzata. Un po’ meno forte sulla produttività del personale. Sul fronte "Solvibilità" eccelle nei principali indicatori di rischio (CET1, LCR), ma è meno performante sugli NPL e sull’allineamento dei flussi previsti tra debiti e crediti. Ottima la prestazione relativa ai conti correnti e fondi (sotto indice “Qualità dei prodotti”), bene la parte mutui, mentre è un po’ fiacca nel settore delle carte di credito.

3. Mediobanca - CheBanca!: Resta al terzo posto Mediobanca – CheBanca! che, come già osservato negli anni precedenti, ha sempre puntato sulla qualità della gestione del business. Infatti, il gruppo eccelle proprio nei sotto indici "Solidità" e "Solvibilità" e si aggiudica anche il premio OF Miglior Bilancio 2020 per il quarto anno consecutivo. Sul fronte “Solvibilità” sono i primi della classe in tutti i punti di osservazione, ossia nei capital ratio, nella leva finanziaria, nella duration dei flussi di cassa attesi. Ciò è dovuto principalmente a una oculata analisi nel processo di erogazioni dei crediti. I risultati si vedono anche nel sotto indice "Solidità" ed in particolare proprio nei margini di interesse, nella produttività del personale e nell'ottimizzazione dei costi. Può migliorare la parte commissionale. Il Gruppo si aggiudica una ottima posizione anche nella classifica OF Miglior Conto Corrente completo per il secondo posto dato al conto Yellow di CheBanca! che oggi è stato sostituito dal Conto Premier. E' in seconda posizione anche nella classifica del miglior mutuo a tasso fisso ex numero 1 dell’edizione precedente.

4. UniCredit: Scende dal podio UniCredit, ma resta in zona al quarto posto. Perde colpi, invece, sul fronte bilancio dove ottiene solo un nono posto. È una banca completa che eccelle soprattutto per la numerosità e qualità dei prodotti e sul sotto indice “Innovazione”. Sulla parte prodotti, eccellenti il conto corrente e le carte di credito, ma bene anche tutti gli altri servizi, anche se può migliorare sul settore mutui. Sul settore “Innovazione”, bene sia la parte Mobile che Home Banking.

5. Banca Sella: Banca Sella arriva quinto nella classifica generale, prima banca regionale, e addirittura quarta relativamente alla classifica di bilancio. Questa banca è equilibrata su tutti i sotto indici, ma è soprattutto forte nell’aspetto “Solidità” e "Qualità dei Prodotti". Nel sotto-indice “Qualità dei prodotti” risulta eccellere sul fronte dei conti correnti e delle prepagate con iban e ha ottimi risultati sulla parte mutui. Può migliorare sulle carte di credito. Nel sotto-indice “Solidità”, notevole l’approccio commerciale che lo rende primo sia sui ricavi da interessi che da commissione e sulla raccolta indiretta. Un po’ indietro sull’efficientamento dei costi e della produttività.

6. UBI Banca: In sesta posizione si trova UBI Banca, anche se per l’ambito bilancio si ferma solo al tredicesimo posto. È forte soprattutto nel sotto-indice “Innovazione”, mentre si posiziona a metà classifica per "Qualità dei Prodotti" e "Solidità". Sul fronte "Innovazione", ottimo sia per l'home banking che per la parte mobile. Per l’aspetto “Qualità dei prodotti”, eccelle sulle carte di credito e si posiziona bene sui conti correnti. Indietro sulla parte mutui. Nel sotto indice "Solidità" ottimi risultati sulla parte commissionale e interessi, mentre può migliorare sulla parte efficientamento dei costi e del personale. Sul fronte bilanci ha migliorato nettamente la sua esposizione ai crediti non deteriorati e nella produttività del personale.

7. BPER Banca: Raggiunge la settima posizione in classifica generale il Gruppo di Modena, mentre è solo sedicesimo in classifica bilancio. Risulta forte nei sotto indice "Qualità dei prodotti" e “Solidità”. Nel sotto indice relativo alla "Qualità dei prodotti", non eccelle in alcun prodotto particolare, ma è ben posizionato su tutti i fronti: conti correnti, carte di credito, mutui, prepagate. Relativamente al sotto indice "Solidità" è tra i primi sulla parte dei ricavi (sia da commissioni che da interessi) e nel settore dei crediti erogati alla clientela. Ampi margini di miglioramento sull’efficientamento dei costi e della produttività del personale.

8. Banca Popolare di Sondrio: Si ferma all’ottavo posto la Banca Popolare di Sondrio in classifica generale, mentre si mette in luce con un terzo posto in classifica Bilancio. Per quanto riguarda il sotto indice "Solvibilità", eccellenti i valori di CET1 e TIER1 e ottimo l’allineamento dei flussi debitori/creditori (rispetto alle altre banche del panel). Margini di miglioramento si vedono sul fronte degli NPL e delle sofferenze bancarie. Sul fronte del sotto-indice "Solidità", ottimo il rapporto dei crediti erogati rispetto alla raccolta realizzata, è l’efficientamento sull’aspetto costi e produttività del personale. Ancora un po’ fiacca la parte relativa ai ricavi.

9. Credito Valtellinese: Credito Valtellinese (Creval) raggiunge il nono posto in classifica generale, e all’undicesimo posto in classifica bilancio. La banca risulta essere posizionata a un livello medio su tutti i sotto-indici. Buoni i prodotti relativi al conto corrente. Ottimi i ratio patrimoniali nel sotto-indice “Solvibilità” e il rapporto dei crediti deteriorati sul totale dei crediti. Molto bene anche, nel sotto-indice “Solidità”, l’ammontare dei crediti erogati rispetto alla raccolta, e i ricavi da interessi. Può migliorare sui prodotti relativi ai mutui e alle carte di credito.

10. Fineco Bank: Fineco - per la prima volta in classifica dopo la sua uscita dal Gruppo UniCredit - chiude al decimo posto in classifica generale, ma tra le ultime nell’ambito dei bilanci (diciottesima). Ottimo sul sotto-indice “Innovazione”, eccellente in alcuni prodotti, assente su altri. Nel sotto-indice “Innovazione” è ottima sia sulla parte Mobile-banking che Home-banking. Eccellente sui conti correnti low-cost, di cui è stato uno dei pionieri. Bene anche, nel sotto-indice “Solvibilità”, i ratio patrimoniali e l’esposizione ai crediti deteriorati. Può migliorare nel sotto-indice “Solidità” sia sui ricavi che sui crediti erogati, mentre risulta tra le migliori per produttività del personale e per ottimizzazione dei costi, grazie alla struttura snella che la contraddistingue.

11. BNL-BNP Paribas: BNL finisce complessivamente in undicesima posizione e quindicesima per la parte bilancio. Migliori risultati nel sotto indice “Qualità dei prodotti” ed “Innovazione”. In entrambi i casi, la banca non eccelle in nessun prodotto, ma il livello è comunque soddisfacente per tutti. Sulla parte dell’indice “Solidità”, bene per la parte ricavi, con ampi margini di miglioramento in tutti gli altri settori: costi, raccolta, produttività.

12. Credem: Credem raggiunge la dodicesima posizione in classifica generale e la quinta posizione nel settore bilancio. Risulta al secondo posto nel sotto indice “Solvibilità”, mentre è tra le ultime nel sotto indice “Innovazione”. Per quanto riguarda il sotto indice “Solvibilità”, eccelle sia per gli indicatori di patrimonializzazione, sia per l’esposizione contenuta ai crediti deteriorati, da associare ad un eccellente rapporto tra l’ammontare dei crediti erogati e la raccolta realizzata. Certamente si osservano lacune nell’efficientamento del personale, nella gestione dei costi e nell’ammontare dei ricavi.

13. Banca MPS: MPS si posiziona in tredicesima posizione nella classifica generale e dodicesima per la parte bilancio. Migliori risultati nei sotto indice “Qualità dei prodotti” ed “Innovazione”, e sufficiente in “Solidità” e “Solvibilità”. Questa banca si caratterizza per alcune eccellenze: qualità dei conti correnti, ottima patrimonializzazione (dopo gli aumenti di capitale), ricavi da interessi. Ma anche da carenze significative: produttività del personale, crediti alla clientela, ammontare di crediti deteriorati, carte di credito.

14. Banca Desio: Banca Desio si ferma al quattordicesimo posto in classifica generale, anche se risulta essere sesta nella classifica Bilancio. Risulta essere tra le peggiori per i sotto-indice “Qualità dei prodotti” e “Innovazione”, ma è tra le migliori nel sotto-indice “Solidità”, soprattutto per il rapporto dei crediti erogati su raccolta ed efficienza dei ricavi da interesse. Questo è coerente con gli ottimi risultati nel sotto-indice “Solvibilità” relativamente all’ottima gestione dei crediti non performing.

15. Banca Mediolanum: La banca della famiglia Doris si ferma, nella classifica generale, alla quindicesima posizione e in quattordicesima posizione per la parte bilancio. È una banca che ha focalizzato il suo business e quindi presenta alcune eccellenze principalmente nei sotto-indice “Innovazione” e “Solidità”. Nel sotto indice “Innovazione”, ottimi i risultati sia per la parte home-banking che Mobile-banking. Nell’ambito “Solidità”, la focalizzazione sui servizi legati al mondo degli investimenti, lo porta ad eccellere sui ricavi da commissione e sulla produttività del personale.

16. Banco BPM: Banco BPM rimane un po’ nelle retrovie al sedicesimo posto in classifica generale e al diciassettesimo nella classifica bilancio. Non risulta eccellere in nessun punto particolare, ma nel sotto-indice “Qualità dei prodotti” ha dei buoni prodotti relativamente al conto corrente alle prepagate, mentre può migliorare su carte di credito e mutui. Può migliorare molto nel sotto-indice “Solvibilità” e sulla parte ricavi del sotto-indice “Solidità”, mentre presenta un buon rapporto tra i crediti erogati e la raccolta. Indietro nel sotto-indice “Innovazione”.

17. Deutsche Bank: Deutsche Bank chiude alla diciassettesima posizione in classifica generale e alla decima posizione relativamente all’aspetto di bilancio. Non eccelle in nessun prodotto specifico, ma ha un’ottima gestione dei crediti, per cui la sua esposizione a crediti deteriorati è una delle più basse. Risulta anche una delle migliori nei ricavi da interessi. Cade nell’efficientamento dei costi e del personale, mentre continua ad essere tra le migliori per la parte fondistica.

18. Banca Generali: Banca Generali chiude molto indietro nella classifica generale, alla diciottesima posizione, anche se relativamente all’aspetto di bilancio chiude all’ottavo posto. È chiaramente una banca che ha sviluppato il suo business a partire da una clientela selezionata a cui offre i servizi minimi essenziali, specialmente di consulenza. Per questo motivo risulta eccellere in ciò che riguarda le commissioni da ricavi, l’efficienza del personale e il conto corrente. Ma è tra le ultime nell’erogazione dei crediti, rispetto alla raccolta oppure nei ricavi da interessi. Buoni i rapporti patrimoniali di bilancio.

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